Collana "Studi e Ricerche"
Nel 2009 la Fondazione "Filippo Burzio" ha dato l'avvio alla nuova collana editoriale Studi e Ricerche. La collana ospiterà i contributi più significativi ed originali emersi dai lavori dei giovani ricercatori cui annualmente la Fondazione conferisce borse di studio sulla storia del giornalismo, sulla storia militare e politica, e su quella della scienza e delle istituzioni scientifiche piemontesi. La collana è edita dal Centro Studi Piemontesi.
Valerio Zanone, Presentazione
Maria Giulia LUGARESI, Vita scientifica di Giorgio Bidone. Torino dopo Lagrange
Presentazione di Livia Giacardi, prefazione di Luigi Pepe, Torino, Fondazione “Filippo Burzio”, Centro Studi Piemontesi, 2017.
Il lavoro di Maria Giulia Lugaresi vuole ricostruire l’opera scientifica di Giorgio Bidone (1781-1839), «una delle figure più importanti, ma anche più appartate della cultura scientifica sabauda della prima metà dell’Ottocento», come lo definisce l’Autrice nella sua Premessa.
Dopo aver tratteggiato il contesto culturale in cui Bidone si forma e il suo profilo biografico, la giovane ricercatrice passa ad illustrare gli studi di analisi matematica, di idrodinamica e di idraulica, per poi concludere con la descrizione dell’attività didattica svolta da Bidone come professore di idraulica e di geometria descrittiva presso l’Università di Torino.
A completamento del volume, un CD-Rom raccoglie non solo la descrizione dell’archivio di Giorgio Bidone, ora conservato presso la Biblioteca Centrale del Politecnico di Milano, ma anche un’ampia scelta di fonti documentarie inedite, utilizzate dall’Autrice nel suo percorso di ricerca.
Martin FRANK, Scienza e Tecnica alla Corte Sabauda nel tardo Rinascimento
Studi e Ricerche V, Premessa di Livia Giacardi, Valerio Zanone, Torino, Fondazione Filippo Burzio, Edizioni Centro Studi Piemontesi, 2015, pp. 138.
"Questo volume, [...] ha il merito di mostrare, attraverso una ampia documentazione che si avvale di variegate fonti di archivio - alcune delle quali riportate in appendice - , come la dimensione scientifica nella Corte Sabauda non possa essere ignorata o considerata solo a margine nella ricostruzione storico-culturale di quel periodo, cercando così di superare una certa difficoltà di comunicazione fra storici della cultura e storici della scienza che purtroppo ancora spesso si riscontra nella letteratura." (dalla Premessa, p. VIII).
Il volume è corredato, oltre che dell'appendice documentaria citata, anche di una ricca bibliografia, di un indice dei nomi e di un Abstract in lingua inglese.
Luca SPANU, Casi Lombrosiani
Studi e Ricerche IV, presentazione di Valerio Zanone, Premessa di Giacomo Giacobini, Prefazione di Silvano Montaldo, Torino, Fondazione Filippo Burzio, Edizioni Centro Studi Piemontesi, 2014, pp. 170.
Il volume è l’esito della ricerca condotta da Luca Spanu negli archivi e sugli oggetti conservati nel museo di antropologia criminale “Cesare Lombroso” dell’Università di Torino.
Ricostruendo sei casi giudiziari particolarmente significativi, che – tra la fine del XIX e l’inizio del XX secolo – ebbero notevole risonanza sia sulle pagine di cronaca sia nell’opinione pubblica e che videro la partecipazione di Cesare Lombroso in qualità di perito o di consulente, l’autore mette in relazione i reperti museali con i materiali d’archivio, le opere scritte da Lombroso e gli articoli pubblicati sui giornali dell’epoca, nel tentativo di ricostruire, insieme alle vicende umane ad essi sottese, il metodo di studio del fondatore dell’antropologia criminale.
Pierangelo GENTILE, Alla Corte di Re Carlo Alberto. Personaggi, cariche e vita a palazzo nel Piemonte risorgimentale
Studi e Ricerche III, presentazione di Valerio Zanone, Premessa di Gian Carlo Jocteau, Torino, Fondazione Filippo Burzio, Edizioni Centro Studi Piemontesi, 2013, pp. 191.
La ricerca di Pierangelo Gentile costituisce un importante contributo alla storiografia sulla periodo carloalbertino. “In queste pagine si mostra come la corte sabauda, anche nel contesto istituzionale e temporale di buona parte del Piemonte risorgimentale, continuasse a essere strettamente ancorata, nell’organigramma e nel cerimoniale, nella composizione e nel funzionamento, alla sua fisionomia di antico regime” (dalla Premessa di G.C. Jocteau). Attraverso l’analisi dei documenti d’archivio, l’Autore nella prima parte del volume ricostruisce la struttura e gli uomini della Corte di Carlo Alberto, con particolare attenzione oltre che agli aspetti aulici anche agli aspetti agli aspetti amministrativi dell’istituto e delle sue dipendenze. Nella seconda parte, invece, delinea alcuni aspetti della vita di Corte, legati sia alle pratiche devozionali, sia alla vita “profana” della corte sabauda.
Marco Ciardi, Avogadro 2011
Studi e Ricerche, II, con Presentazione di Valerio Zanone e Livia Giacardi, Torino, Fondazione "Filippo Burzio", Centro Studi Piemontesi, 2011, pp. 139.
ISBN 978-88-8262-179-7
Nel 1811 il fisico torinese Amedeo Avogadro propose per la prima volta alla comunità scientifica l'ipotesi che, in seguito, sarebbe divenuta una delle leggi fondamentali della chimica moderna: «nelle stesse condizioni di temperatura e pressione, volumi uguali di gas diversi contengono un identico numero di particelle». A questa generalizzazione Avogadro avrebbe legato per sempre il suo nome e la sua fama universale.
L'ipotesi venne esposta nell' Essai d'une manière de déterminer les masses relatives des molécules élémentaires des corps, et les proportions selon lesquelles elles entrent dans ces combinaisons, edito sulla rivista parigina «Journal de Physique»; un testo che rappresenta uno dei classici della storia della scienza. In occasione del bicentenario dell'ipotesi di Avogadro, il presente volume pubblica l'edizione critica dell'Essai, attraverso il confronto tra l'edizione a stampa e la versione manoscritta del saggio, contenuta nei diari di laboratorio dello scienziato torinese conservati presso la Biblioteca Civica di Torino, accompagnata da due saggi volti ad inquadrare la genesi storica e la fortuna dell'opera di Avogadro.
Rosanna Caramiello, Chiara Minuzzo, Valeria Fossa, L'Erbario di Carlo Allioni
Studi e Ricerche, I, con Presentazione di Valerio Zanone, Torino, Fondazione "Filippo Burzio", Centro Studi Piemontesi, 2009, pp. 108.
ISBN 978-88-8262-153-7
Il primo volume presenta la ricerca condotta nel 2007 da Chiara Minuzzo sotto la guida di Rosanna Caramiello, direttore dell'Orto Botanico dell'Università di Torino, ed è dedicato all'Erbario di Carlo Francesco (1728-1804), botanico di fama internazionale che diffuse in Italia la nomenclatura linneana e coronò la sua opera con la Flora Pedemontana dedicata a Vittorio Amedeo III.
Il lavoro parte dalla schedatura ragionata e dall'informatizzazione dell'intero Erbario che è presentata nel CD-Rom annesso al volume, ne ricostruisce la storia e ne descrive l'attuale struttura. A partire dall'analisi dei 10866 campioni che esso raccoglie e che sono conservati presso l'Erbario del Dipartimento di Biologia vegetale, le autrici offrono un nuovo punto di vista critico, più ricco e articolato, sull'opera del botanico settecentesco.